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COMMENTI AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 1.9.2011

Domenica, 4 settembre 2011
La variazione di bilancio riguardava una maggiore entrata nella Tarsu di € 75.459 proveniente da un maggior ruolo consegnato al comune dalla Soget, l'accreditamento da parte della Regione di € 5.339 per il contributo libri, circa € 2.000 per il pagamento della quota per le terme da parte degli anziani, oltre € 4.000  come rimborso spese da parte dell'ambito di zona Grottaglie per l'assistente sociale e € 20.000 per le spese elettorali. In uscita per le piccole voci, abbiamo una spesa equivalente (libri, elettorale, assistente, anziani), ma per la Tarsu abbiamo un ulteriore spesa di € 30.000 (che potrebbero servire per l'acquisto delle buste gentilmente regalate a detta del sindaco dal comune ai cittadini), ma la differenza di € 45.459 dell'entrata è stata distribuita diversamente e cioè € 20.093 al fondo di riserva (qualche settimana dopo dal fondo è stato fatto un prelievo di € 9.300 per rimpinguare il capitolo manifestazioni festive e culturali) e € 18.000 per le manifestazioni estive e culturali. Gli altri € 7000 divisi tra maggiori costi in segreteria (€ 5.000) e servizi sociali (€ 2000).
Quello che ha contestato la minoranza è il non rispetto della legge 507/93 art 61 (legge che regola la Tosap, suolo pubblico e Tarsu) in cui dice chiaramente che "il gettito complessivo della tassa non può superare il costo di esercizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani..", a parere della minoranza, quelle somme di differenza (€ 45.459) dovevano servire a ridurre il ruolo Tarsu 2011 restituendo ai cittadini onesti le somme in più versate.
Non c'è alcuna capacità del sindaco a trovare le somme per le feste, quelle somme erano da restituire ai cittadini.

P.s. Giusto per ridere e per capire cosa ci troviamo davanti: Nella relazione e nella risposta del sindaco c'era una rimarcatura a beneficio del pubblico di una destinazione delle somme pari a € 14.459 a beneficio dei portatori di Handicap dicendo "e poi si dice che non facciamo niente per queste persone" omettendo di specificare però che quelle somme non erano altro che un cambiamento di capitolo nell'ambito dello stesso intervento, cioè aveva tolto la somma di € 12.393,60 dal codice 1 10 02 03 (prestazioni di servizi) e messo la somma € 14.459 al codice 1 10 02 05 (trasferimenti), i 2000 € di differenza provengono dalla maggiore entrata tarsu. Un gioco di cifre che ha dato come impressione al pubblico che l'amministrazione ha usato quei fondi per il sociale.
 scritto da Angelo Renna

Ieri ero presente al consiglio comunale. Il mio primo consiglio comunale come cittadino e come segretario sezionale.
Ieri ero presente al consiglio comunale ma alla fine avrei voluto non esserci mai andato. Credevo, sbagliando, che in una comunità come la nostra, con gente che conosco da sempre, una volta passata la tensione delle elezioni, si sarebbe ritornati alla normalità e, visti i tempi, si fosse cercato d'instaurare un clima propositivo e costruttivo, dove maggioranza e minoranze, lasciandosi alle spalle il passato, cercassero, da subito, dei punti di convergenza. Invece no. Ho assistito ad un consiglio comunale dove si nega la possibilità di replica, dove il dialogo è negato, dove, dopo la votazione del primo punto, alcuni consiglieri di maggioranza, senza nessun rispetto dei presenti e del punto a seguire, si alzano e lasciano l'aula, dove si nega la possibilità di avere una copia, quattro fogli di carta, solo perché è stata già data al richiedente. Non credo sia possibile negare il diritto alla parola, non credo sia possibile pensare di essere al di sopra di tutti e di tutto. Monteparano non ha bisogno di tutto questo, Monteparano ha bisogno di altro,i cittadini vogliono ben altro e alcuni vogliono la verità, vogliono vederci chiaro, vogliono di più e di meglio. Noi siamo tra quelli.

P.s.Per l'aspetto prettamente tecnico del consiglio, Angelo è stato chiarissimo.
scritto da Lezzi Sandro

Quanto scritto in questo post è riferito esclusivamente per le interrogazioni orali in consiglio comunale, poichè la risposta ad una interrogazione può essere anche scritta e data al solo proponente l'nterrogazione, ed è disciplinata dal regolamento del comune.
La replica negata da parte del presidente del consiglio, (Sindaco) a cui fà riferimento Sasà riguarda le interrogazioni. Al termine delle risposte fornite dal Sindaco, il consigliere Grassi Giuseppe, l'interrogante, avrebbe voluto replicare alle giusificazioni ricevute, ma d'imperio il sindaco ha negato tale possibilità, rifugiandosi su un articolo del regolamento comunale, in cui pare non sia specificata tale possibilità. Il sottoscritto rileggendo il regolamento statuto del comune di Monteparano, quello esistente sul sito web del comune, e quello presente sul gazzettino regionale della Puglia, non ha trovato nessun riferimento, in negativo, o positivo, dell'art. fatto leggere dal segretario comunale, a giustificare la negazione della replica. Vero è che, in tutti i regolamenti visionati per due ore su internet di altri comuni, almeno una trentina, da nord a sud, la replica seppure breve è prevista. Mi auguro che quello letto sul web del comune dal sottoscritto non sia lo stesso regolamento o statuto letto in C. comunale dal segretario e sindaco, vorrei che fossi io a sbagliarmi per non essere riuscito a trovare l'art. che dà ragione al sindaco altrimenti la considerazione di una repubblica delle banane ipotizzata dal nostro con. Borsci del nostro comune sarebbe anche la mia. In aggiunta vorrei dire che, l'utilizzo strumentale del regolamento comunale che ha permesso di azzittire la minoranza è stata a mio parere il discrimine tra governo e potere, tra la democrazia e il dispotismo. Per evitare che un sindaco diventi un papa, o un re, esiste solo la pratica della democrazia. Come si può porre rimedio? Se il diritto di replica il regolamento lo vieta, o non è specificato alcun chè, lo si cambi, in favore della facoltà ad una breve replica.
Scritto da Carlo Spinelli
(Fonte: Forum di monteparano.com)

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