Assemblea del 17 settembre 2010
Carissimi amici, vi ringrazio di cuore per la vostra partecipazione, cosi come ringrazio l’autorità che ci consente questa sera, di utilizzare questa sala per discutere di questioni del nostro partito. Che non ha mai smesso di interessarsi sia delle questioni locali che di quelle nazionali, anche se la visibilità da qualche mese, è venuta a mancare e tutti voi sapete il perché, ma siamo pronti a ritornare visibili, nello stesso locale storico. Perché dovete sapere che il nostro gruppo, e la vostra presenza lo dimostra, è più che mai motivato ad essere protagonista delle vicende locali e nazionali. Ma veniamo al perché di questa assemblea, a tutti voi è noto che il mandato elettorale di questa amministrazione è al termine, abbiamo localmente, degli schieramenti politici tradizionali, che se a livello di riferimento nazionale la coerenza è visibile, a livello locale non è così. Il quadro appare invece abbastanza confuso, la trasversalità dei posizionamenti è una regola, per cui in una competizione elettorale, i partiti tradizionali esistenti localmente, avrebbero problemi ad avere la maggioranza del consenso. Se poi ci aggiungiamo, che la lacerazione politica si è maggiormente acuita in questi ultimi tempi, anche noi dovremmo riflettere, tenendo conto che nelle due ultime consultazioni non ci siamo sottratti alla regola, anche perchè confortati dalle indicazioni che ci pervennero da assemblee pubbliche, dei nostri soci e simpatizzanti. Ed è questa appunto, la prima di altre che ne seguiranno assemblee, in cui il gruppo dirigente del partito con il vostro contributo, cercherà di delineare una strategia che tutti quanti dovremmo seguire. Tranne che, tatticamente nelle ultimissime ore, non sia necessario adeguarsi a situazioni del tutto nuove, che possano suggerire una svolta diversa. Cosa che, successe l’ultima volta, e comunque gli attori principali ne furono tutti informati e contribuirono agli aggiustamenti che si pensavano potessero essere utili. Ora tutti quanti noi siamo qui questa sera, perché vogliamo bene a Monteparano, perché siamo persone responsabili, altruisti e condividiamo la passione per la politica, ma soprattutto perchè non abbiamo condiviso il progetto iniziale della lista vincitrice, e mi riferisco al modo con cui pervennero ad un accordo elettorale, solo finalizzato contro di noi, la testimonianza è nella violenza verbale con cui si affrontarono certe tematiche. Noi però sapevamo che non sarebbero andati lontano, che non avrebbero governato bene. Ma non abbiamo condiviso nemmeno la scelta per noi sciagurata, legittima giuridicamente, ma di vecchio metodo e non democratico con cui si è retta in questi ultimi 2 anni, la nuova giunta, dopo la traumatica rottura tra i due gruppi, con i relativi risvolti negativi sulla credibilità e coerenza politica delle persone, sulla lacerazione politica che ne è conseguita, che ha prodotto anche danni al patrimonio comunale, a cui si aggiungono le tante scelte non condivisibili e il modo con cui sono avvenute. Dalla gestione lavoratori ex lsu, all’isola ecologica, alla elaborazione di un piano di opere pubbliche faraonico ma forse non rispondente alle effettive esigenze , dall’aumento delle tasse, avvenute nel primo anno, che è bene ricordarsene, dallo stravolgimento di un’opera pubblica quale poteva essere l’apertura della strada adiacente la nuova palestra. Sono tante le cose che non ci sono piaciute. Forse mi sto dilungando, e vorrei tornare al motivo di questo incontro, proponendo alcuni spunti di riflessioni, per esempio: per una eventuale lista, dovremmo privilegiare una composizione a mosaico, intendendo per mosaico la trasversalità, cioè, persone responsabili e capaci, ma di provenienza ideologica diversa, di cui tutti possiamo vedere i lati positivi o negativi, il cui collante sarebbe solo il programma, o una lista che seguirebbe ad alleanze con gruppi politici ben definiti sul territorio, ed eventualmente con chi .O assumersi la piena responsabilità di una lista di partito, arricchita magari da poche persone moderate, che ne condividono il programma e ideologicamente non distante dalle nostre posizioni, ed in ultimo come procedere, chi dovrebbe assumersi la responsabilità di alcune scelte, la direzione del partito , una commissione ad ok e di quante persone composte. E per quanto riguarda la figura del sindaco da individuare, è bene ricordarsi che ormai dal primo mandato Renna che i Democratici cristiani non esprimono un candidato, non è anche una riflessione seria questa da farsi? Nei diversi accordi pattuiti, con senso di responsabilità abbiamo sempre ceduto, lo dovremmo fare ancora, o è il caso di puntare su un candidato sindaco di nostra provenienza ideologica. Come vedete siamo chiamati a delle responsabilità e a delle scelte che se non sono proprio urgentissime , hanno una certa priorità e necessita il contributo di ciascuno di noi, di voi, anche perché è evidente che un serio rinnovamento è auspicabile.
Monteparano 17.9.2010 il segretario
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