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Esternalizzazione del servizio di nettezza urbana

Carissimi amici,
qualche giorno fa si è svolto un consiglio comunale, che aveva come punto qualificante "l’esternalizzazione del servizio di nettezza urbana”, significa che questa Giunta ha in animo di affidare ad una  società esterna tale servizio.
Il punto poi è stato ritirato per approfondimento.
La mia riflessione è: ma come, si fanno dei concorsi di assunzione di personale specifico, per espletare tale servizio, con un sicuro aggravio di spese sul capitolo personale e poi si  pensa di dare in gestione il servizio? Qui gatta ci cova.
Ho la vaga impressione che questa manovra nasconda qualche altra cosa, che è facile intuire. La prima  che mi viene in mente è che qualcuno voglia mettere al riparo le proprie  …………… .
La finanziaria aggiuntiva ha imposto dei limiti di spesa che sicuramente sono stati superati con le varie assunzioni,  allora  la bella idea di trasferire  il servizio e personale ad altri così si rientra nelle percentuali imposte dalla finanziaria, e si possono avere i margini per altre eventuali assunzioni?  O altri accomodamenti? Certamente non conosco quello che hanno in mente, non conosco gli atti che hanno preparato, ma il dubbio che il servizio ci possa costare di più mi assale, o che il servizio possa scendere di qualità,  per esempio, una riduzione dei  giorni di raccolta  da due ad uno, (differenziata e indifferenziata). E’ una eventualità che potremmo avere, il che sarebbe veramente disdicevole. In qualità  di semplice cittadino, mi auguro che le intenzioni della giunta abbiano sì l’obiettivo di sistemare i conti, ma non solo per il 2010, o 2011, ma che siano di ampio respiro, e non lascino in tele di brache chi dovrà amministrare fra meno di un anno) e che il servizio di raccolta non abbia  a ridimensionarsi. Come politico gli ricordo che l’esperienza della esternalizzazione  del servizio di nettezza urbana è stato già sperimentato nel nostro comune, con risultati penalizzanti e per le casse del comune e per il personale che era interessato, per cui prima di deliberare riflettano bene, informino i cittadini con una assemblea,   ci convincano del perché  di una tale prospettiva, è bene che sentano cosa ne pensano le forze politiche presenti sul  territorio, perché è vero che loro  decidono, ma se sbagliano è l’intera comunità che viene penalizzata. E se penso che questa giunta si regge solo per un esercizio di amicizia, mi sembra il minimo che possano fare.
Carlo Spinelli

2 commenti:

  1. Mi domando, da quanto tempo il sindaco non organizza una assemblea pubblica per informare e sensibilizzare i cittadini di come prosegue il ricorso per la discarica, di che cosa ha chiesto l'azienda "discarica" agli organi istituzionali preposti alla concessione delle eventuali altre autorizzazioni, come ha sensibilizzato i partiti politici alla problematica?, le famiglie; la scuola; con un silenzio assordante, quasi che la problematica sia di sua strettissima pertinenenza, o dei pochi che lo circondano.Oggi si ricorda che il problema non è più eludibile e organizza un Intercomunale in piazza.
    La giunta su questo argomento si è isolata forse con la presunzione di risolvere tutto da sola. Io non sono stato presente al consiglio intercomunale, non so delle cose dette, e che cosa si è deliberato, ho letto solo queste dichiarazioni del sindaco sulla stampa , “Siamo stanchi di dover sopportare le emergenze degli altri territori senza che nessuno poi riconosca il sacrificio delle nostre comunità” insiste “dalla Regione hanno già mancato agli impegni assunti quando abbiamo dato una mano per i rifiuti del leccese e di tutta risposta abbiamo visto inviare risorse solo in quel territorio. A noi nulla”. Questa volta ci opporremo, abbiamo già dato" allora è questione di prezzo? Si riferisce alla possibilità concreta che arrivino altri rifiuti non tossici dal barese nella discarica in questione. Mi auguro che ciò non avvenga, che chi dovrà concedere le autorizzazioni si faccia un esame di coscienza e si attivi veramente per una politica d'incentivazione di altre metodiche di smaltimento più moderne, che non danneggino l'ambiente, di premiare quelle amministrazioni che come Monteparano hanno intrapreso un percorso di civiltà, e dando in testa alla stragrande maggioranza dei comuni pugliesi, e italiani, che sonnecchiano su questo problema.
    Carlo Spinelli

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  2. COMMENTO DI ANGELO RENNA:
    Ero presente al consiglio intercomunale. Dato l'argomento mi aspettavo più gente, probabilmente l'argomento non suscitava molta curiosità. E' stata una passerella di buoni propositi, nessun sindaco voleva la discarica, ma siccome c'era... Quello in cui trovava tutti d'accordo era che eravamo tutti stanchi di essere considerati la provincia in cui si poteva fare di tutto. Dal sindaco di Faggiano all'assessore del comune di Taranto passando per Lizzano e Fragagnano hanno evidenziato la poca incisività nei luoghi decisionali delle loro opinioni (considerando che la mattina a Bari c'era una conferenza dei servizi sulle modifiche dei materiali conferiti e che le loro perplessità non erano state prese in considerazione tranne che un contentino di un taglio del 20% su 500 tipologie di prodotti.
    Hanno preso la parola il Sindaco di Monteparano introducendo l’argomento , dicendo che la discarica ce la dobbiamo tenere, perché dotata di tutte le autorizzazioni, quello che non vogliamo è la puzza che si fa sempre più insistente. Quello che si richiede unanimamente è che i politici devono smetterla di considerare il territorio di Taranto come zona che si può fare quello che si vuole, dall’industria pesante alle discariche, alla nuova moda dell’eolico e fotovoltaico, desertificando i nostri territori. Questo è un territorio che ha già pagato tanto, siamo stanchi, è venuto il momento di dire basta. Il sindaco di Fragagnano ha posto il problema delle isole amministrative come causa del male , perché se fossimo noi i proprietari di quelle aree probabilmente non daremmo così a cuor leggero autorizzazioni di ampliamenti.
    A ruota hanno parlato l’assessore al ramo del comune di Taranto che ha risposto che per il loro regolamento di igiene la discarica rispetta le disposizioni, per le isole amministrative comprende che è un problema e se ne può parlare in riunioni ad hoc. Ha parlato un esponente della provincia che ha ribadito che non si parlava di autorizzazioni date per ampliamento di discarica ma solo per il conferimento di materiali e che se la discarica otteneva le autorizzazioni per il conferimento di Eluato (per il momento era solo una autorizzazione provvisoria e temporale) la ditta entro 45 giorni si sarebbe dotata di depuratori dell’aria che avrebbero ridotto del 90% le immissioni in atmosfera.
    L’ impressione dal pubblico e i commenti erano che sembrava una passerella di buone intenzioni e buoni propositi: nessuno voleva la situazione attuale, ognuno faceva a gara a dire che non era sua la colpa anzi si attivava per il contrario, ma che ci dovevamo tenere il problema fino alla fine del completamento della attuale discarica, dopo si sarebbero tutti fermati, per lo stato attuale ognuno voleva il riconoscimento del disagio per la propria popolazione perché un diritto per quello che stanno subendo. Quando poi dovevano fare gli interventi gli altri consiglieri che si erano iscritti alla discussione è cominciato a piovere interrompendo i lavori e aggiornando a data a destinarsi un altro consiglio intercomunale per ascoltare anche gli altri pareri.
    Angelo Renna

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